B&C è nata nel lontano 1986 dall'idea geniale, e un po’ folle, di due amici di gioventù, Vittorio Clemente e Bogaro Edi. I due si erano messi in testa di realizzare qualcosa che non solo li aiutasse a pagarsi gli studi – di conservatorio e giurisprudenza per Vittorio, e di medicina per Edi – ma che lasciasse anche un segno indelebile nel mondo. Una missione a dir poco ambiziosa per due ragazzi con poche lire in tasca e tanti sogni per la testa.

Vittorio, da sempre affascinato dall’arte e dalla manualità, passava le giornate nella bottega dello zio liutaio, ufficialmente per “imparare”, ma spesso anche per curiosare e “rubare” qualche segreto del mestiere. È lì che ha scoperto il piacere di un lavoro ben fatto e l’incredibile magia di trasformare un semplice pezzo di legno in uno strumento capace di incantare il mondo.

Con un violino in una mano e un barattolo di colla nell’altra, Vittorio iniziò a mettere in pratica ciò che aveva imparato, offrendo manutenzione sugli archi e piccole riparazioni ai compagni di conservatorio. Il passaparola non tardò ad arrivare: la voce del “maghetto degli archi” si sparse rapidamente tra studenti e insegnanti, e Vittorio si trovò presto con più lavoro che tempo libero.

Da quell’idea, nata tra caffè scadenti e risate notturne, e dalla passione dei due amici, è nato il mondo B&C, oggi conosciuto e affermato in tutto il pianeta. Chi avrebbe mai detto che un sogno nato tra un’aula di conservatorio e una di medicina avrebbe raggiunto un successo così clamoroso? Eppure, eccoci qua, con Vittorio ed Edi che guardano il loro viaggio con un sorriso furbo e un pizzico di orgoglio.