Intervista - Seasons by Anastasiya, Summer

Intervista - Seasons by Anastasiya, Summer

 “SEASONS BY ANASTASIYA”
Il Made in Italy che si ispira alla tradizione vivaldiana.

Intervista alla violinista Anastasiya Petryshak che ci racconta l'anima della prima collezione di straordinarie violin cases create in collaborazione con Bogaro&Clemente. 

  foto intervista

Anastasiya è una violinista di grande talento in possesso di una intonazione perfetta, un suono molto affascinante, una tecnica brillantissima ed una musicalità pura” - Salvatore Accardo

 

1.    Cosa sono le "Seasons by Anastasiya"?

È la mia personale traduzione in immagine delle Quattro Stagioni di Vivaldi. La fantasia e la creatività musicale mi hanno spinta a voler fare di più, non solo suonare ma anche vedere la sua musica. Ho sentito un forte desiderio di dipingere le stagioni, di dare colore alle sue note e forma alle parole del sonetto.

Vivaldi ha creato la sua musica ispirandosi alla natura, cercando di trascrivere l’immagine che aveva nella sua mente attraverso le note. Io ho fatto il percorso al contrario, ho cercato di far diventare visibile ciò che ho visto tra le note. In questo modo le stagioni di Vivaldi sono diventate anche le stagioni di Anastasiya.

Ho creato 4 disegni, uno per ciascuna stagione, che saranno riprodotti sulle custodie per il violino. Ogni inizio di stagione farà nascere una nuova custodia! Si tratta di una linea esclusiva con un numero di custodie limitato. Abbiamo pensato ad ogni dettaglio in modo che il violino possa sentirsi amato, curato e voluto bene! La qualità della seta è stata scelta appositamente per abbracciare il violino e creare le migliori condizioni per il suo riposo.

Spero che queste preziose custodie possano ispirare e regalare delle emozioni ai musicisti ed i loro strumenti. L’obbiettivo è quello di offrire la casa perfetta per i violini più straordinari!

2.     Come mai Vivaldi? E perchè le Quattro Stagioni?

L’amore per Vivaldi è nato all’improvviso, mi ha colpita da bambina mentre passeggiavo con mamma nel centro di Ivano-Frankivsk, la mia città natale in Ucraina. Un violinista che suonava per strada mi ha incantata con la sua musica, gli sono rimasta di fronte con gli occhi sgranati per un bel pò. Queste note che sono entrate nel mio cuore erano, appunto, le Quattro Stagioni. Quel giorno ho capito due cose. La prima è che lo strumento della mia vita non era il pianoforte che studiavo già ma il violino! La seconda, invece, è che il mio nuovo "amico italiano" sarebbe diventato molto importante per me portandomi a scoprire l'Italia e diventando la mia fonte d'ispirazione grazie alle sue Quattro Stagioni.

3.     Ci parli del primo disegno “Estate”?

“Sotto dura stagion dal sole accesa” inizia così la musica, esattamente con queste parole del sonetto. Troverete infatti i colori più pertinenti all’esasperante caldo. Ci sono molti dettagli scelti accuratamente: la tortorella, il gardellino ed il cucco impegnati nei diversi canti; mosche e mosconi; i zeffiretti; il grano ecc. Non manca di certo l’impronta musicale, vedrete dei frammenti del manoscritto del nipote di Vivaldi con la sua calligrafia affascinante. Alcuni soli che ruotano volando attorno al violino dipinto ispirato allo Stradivari “Toscano”. Questi elementi musicali originali danno un tocco unico al disegno, ci trasmettono l’energia del Maestro portandoci indietro nel tempo e collegando così il presente con il passato.

Anastasiya Summer1 Edouard Hurstel

 

4.     Come è stato il tuo viaggio vivaldiano?

Le Stagioni, fin da piccina, hanno sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Appena mi trasferì in Italia è iniziato un lungo viaggio musicale che mi ha portata a scoprire l'affascinante mondo di Vivaldi. Venezia per me è stata la città più visitata, ero certa che respirando quell’aria, guardando quell’acqua e architettura avrei potuto trovare un puzzle in più su Vivaldi. Il mio viaggio vivaldiano non si è mai fermato, ho conosciuto molte personalità importanti della musica barocca, esperti di Vivaldi e musicologi con cui ho avuto il privilegio di collaborare. Ho cercato di raccogliere tutti gli elementi immaginabili per ottenere un quadro più completo possibile. In questo modo ho trovato la mia visione personale, l'interpretazione filtrata da tutto il bagaglio “del sapere”.

Frutto di tantissimi anni, uno studio approfondito ed una ricerca musicale mi hanno portata a dipingere un quadro mentale sempre più nitido riguardo alle Stagioni. Ho scoperto un mondo talmente affascinante che ho voluto tradurlo in immagine!

5.     Raccontaci di più sulle tue Quattro Stagioni musicali ed il cd "Amato Bene" uscito con Sony.

Il mio primo Cd non poteva che essere incentrato su Vivaldi! È stato registrato negli studi presso l'Auditorium Parco della Musica a Roma con gli Archi dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la direzione di Luigi Piovano. Il violino sul quale ho suonato è lo Stradivari “Toscano” del 1690, esposto nel Museo dell'Auditorium Parco della Musica. È stata un’esperienza bellissima che non dimenticherò mai.

Questo cd mi ha fatto compagnia durante la stesura dei disegni. La musica delle Quattro Stagioni mi ha suggerito idee, colori e forme.

Con il codice “Anastasiya” ogni persona che acquisterà la custodia riceverà in omaggio anche il mio cd firmato!

 Anastasiya Petryshak Vivaldi Amato bene Cover

 

6.     Come mai Bogaro&Clemente?

Ho curato i disegni delle Quattro Stagioni con cuore, massima attenzione ai dettagli e affetto mettendoci tutta me stessa. L’Italia è un paese con una grande ricchezza culturale, affascinante storia e maturità. Bogaro&Clemente è stata una scelta naturale, volevo il meglio del meglio per le mie Stagioni! Altissima qualità, cura dei dettagli, creatività e volontà di creare degli oggetti con anima: questo è quello che vedo in loro.

La collaborazione a due ci porta l’equilibrio necessario per creare un prodotto esclusivo che regalerà la più grande soddisfazione al violino e il suo proprietario!

 

7.     Che violino vivrà dentro questa preziosa custodia?

Il violino che ami merita la migliore casa! Nella mia “Estate” vivrà il mio adorato violino, costruito per me da Roberto Regazzi. Violino bellissimo e speciale che chiamo affettuosamente il “Biondino”. Ma ci possono essere anche delle visite speciali di strumenti antichi come Stradivari o Guarneri!

 

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